Qual è ad oggi il rapporto tra italiani e privacy?
Dopo la regolamentazione GDPR, i casi di cyber crime che fanno sempre più notizia ai danni delle multinazionali e i furti sempre più diffusi di profili social e dati personali, il rapporto tra gli italiani e la tutela della propria privacy è decisamente cambiato. Gli italiani infatti parrebbero, da un sondaggio condotto da Samsung, essere sempre più spaventati da un furto di password o dati personali o di dati legati alla propria attività e quindi sempre più interessati a tutelare la propria privacy.
Vi ci ritrovate? Sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale lo smartphone che in molti casi è diventato forse l’oggetto più personale che abbiamo con noi, lo strumento ormai più utilizzato per l’archiviazione dei dati personali nella nostra quotidianità. Lì custodiamo i numeri di telefono su cui fare affidamento, foto che non vogliamo perdere, appuntamenti in calendar di cui ci dimenticheremmo e tutte le app che ci tengono collegati con la rete di contatti che abbiamo, oltreché i messaggi scambiati con i nostri affetti. E perché no, anche documenti aziendali di facile reperimento, e-mail importanti, insomma tutti i dati che non vorremmo mai e poi mai perdere.
Quali sono i dati che noi italiani custodiamo più gelosamente? Solo al terzo posto per il 64% degli italiani stanno le foto personali ma non ci stupiremo se pensiamo che ormai gran parte delle foto vengono pubblicate e quindi salvate automaticamente sui social, sventando dunque il rischio di essere perse. Al secondo posto abbiamo le password per l’internet banking con l’82% dei votanti. E al primo posto dei dati che gli italiani custodiscono più gelosamente c’è il pin della carta di credito.
Samsung con il suo Trend Radar, su 2000 persone tra i 20 e i 50 anni, ha ottenuto le seguenti statistiche: il 78% dei votanti sostiene necessario utilizzare programmi antivirus, mentre il 69% rivolge più attenzione all’utilizzo di carattere speciali nelle password, meglio se lunghe. Il 61% invece sa che invece è necessario cambiarle spesso.
Il tema della protezione dei dati è sempre più trattato non solo sulle testate editoriali cartacee e online più note ma anche a livello aziendale con l’adeguamento normativo al GDPR. Il cybercrime è ormai al centro dell’attenzione sui social network, e addirittura la polemica oggigiorno è sulla proposta di legge che riguarda l’identificazione dell’utente al momento dell’iscrizione a un canale social, mediante documento d’identità. Insomma quello della privacy è un tema che ormai non può essere più ignorato. E per finire il telefono cellulare è una delle prede più tenute sotto mira da malintenzionati
Un rapporto che è sicuramente cambiato e che è sempre più contraddittorio quello fra italiani di oggi e privacy. In un momento in cui l’utilizzo dei social network ci espone parecchio alla pratica di vivere sempre con molta meno privacy, la stessa viene sempre più messa a repentaglio. I dati sono il nuovo oro della nostra epoca e come tale alcune persone vogliono mostrarlo ma senza farselo portare via ed altri invece sono lì pronti a rubarlo.
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