Sicurezza informatica 2025 in Italia: rischi, settori più colpiti, nuove minacce e soluzioni
Ransomware, DDoS, furti dati: in Italia colpita 1 azienda ogni 6 ore. E tu cosa stai facendo per non essere la prossima?
SOMMARIO
Cresce il cyber‑crime: dati, APT, ransomware
Il report IOCTA 2025 di Europol evidenzia che i dati rubati non sono solo obiettivi, ma vera merce di scambio nel cybercrimine moderno. In Italia, nel solo aprile 2025, l’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ha denunciato un +107% di attacchi DDoS e +64% di ransomware rispetto al 2024, mentre a livello globale gli incidenti critici sono aumentati del 56%.
I rischi concreti per aziende, PA e PMI italiane
Secondo l’YReport 2025 di Yarix, l’Italia è il quarto Paese al mondo più colpito da ransomware, con oltre 485.000 eventi rilevati, di cui il 30 % ha comportato compromissioni reali.
Il 61% delle PMI non ha un piano di sicurezza aggiornato e solo il 15% è pienamente consapevole dei rischi digitali.
A quanto ammontano le perdite economiche di un attacco informatico?
Un attacco può causare blocchi prolungati, perdita/furto di dati e danni reputazionali ingenti, specie per chi gestisce dati sensibili o servizi.
Secondo l’ultimo rapporto CLUSIT, si stima che il danno economico medio per ogni attacco informatico ha un impatto diretto/indiretto superiore a 100.000 € per PMI e oltre 1 milione di € per grandi aziende.

I settori più colpiti da attacchi informatici in Italia
Secondo il rapporto CLUSIT i settori più colpiti da attacchi informatici gravi sono:
- Sanità (15%)
- PA e Istituzioni (14%)
- Istruzione e Ricerca (11%)
- Manifatturiero (9%)
- Trasporti e Logistica (8%)
- ICT e servizi digitali (7%)
- Retail e GDO (6%)
- Finanza e assicurazioni (5%)
- Media, legale, energia (25%)
Perché il rischio cyber è anche un problema di continuità operativa
L’aspetto più critico non è solo il furto di dati, ma l’interruzione dell’operatività di un’azienda. Molti attacchi ransomware colpiscono server obsoleti o non aggiornati, approfittando di infrastrutture lasciate indietro dai vendor. In questi casi, il rischio non è solo informatico, ma di fermo aziendale.
Evita il fermo aziendale e i danni economici
Laus Informatica opera da 30 anni nel settore della sicurezza informatica ed è in grado di offrire un piano di protezione completa e su misura, pensato per proteggere non solo i dati, ma anche l’operatività quotidiana. Ecco perché il nostro piano è la scelta giusta per aziende, PMI e Pubblica Amministrazione:
- Protezione estesa anche su infrastrutture obsolete; Laus garantisce la messa in sicurezza anche di server e hardware fuori produzione o non più coperti dai vendor.
- Assistenza tecnica e monitoraggio continuo, con risposta rapida in caso di attacco.
- Prevenzione proattiva: mappatura delle vulnerabilità, aggiornamenti e patch management.
- Nessun lock-in tecnologico: servizi compatibili con ambienti misti e infrastrutture legacy (cioè infrastrutture obsolete ma ancora in uso).
- Formazione e sensibilizzazione del personale contro phishing e social engineering.
- Un solo interlocutore per assessment, protezione, gestione e supporto post-attacco.
Con Laus Informatica, la sicurezza è integrata, concreta e progettata per garantire la continuità del tuo business.
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